Letterature e impegno civile - allegorein

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Letterature e impegno civile

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Un’importanza ‘storica’ hanno ormai le iniziative promosse in questo campo già dal lontano 1982 in collaborazione con la Provincia e gli altri Enti locali, che hanno promosso un nuovo metodo di approccio al fenomeno letterario attraverso l’incontro diretto degli scrittori con il mondo dei giovani e della scuola (assunto poi come modello da altre associazioni ed altri enti in tutta Italia). Ne citiamo solo alcune delle più significative:
- Il ciclo di “Scrittori nelle scuole”, realizzato nel quadriennio ‘82-’86 in collaborazione con la Provincia di Roma nell’area di più di 40 scuole della capitale e della sua provincia.
- Il progetto di “Letteratura e teatro nelle biblioteche”, realizzato nel biennio ’89-’90 in collaborazione con il Comune di Roma nelle biblioteche delle zone centrali, periferiche e semiperiferiche della città (con la duplice produzione di uno spettacolo di poesia e musica dal titolo “Nei limiti della norma” - antologia della poesia italiana d’avanguardia dal ’50 ai nostri giorni - e di una mostra itinerante di libri di “Scrittori e tendenze della letteratura italiana del Novecento”.
- La ripresa del ciclo di “Scrittori nelle scuole” negli anni 1996-’99, attuata sempre in collaborazione con la Provincia di Roma e suffragata dalla partecipazione attiva degli scrittori V. Cerami, M. Lunetta, B. Frabotta e dalla produzione di un recital poetico, “Segni di poesia/Lingua di pace”, stimolo per molti studenti di creazioni poetiche sul tema della pace, dell’antirazzismo e della fratellanza dei popoli, pervenute all’associazione e raccolte nel volume “Poesia in presa diretta” (Roma, Mura 1998).
- L’organizzazione, nella primavera del 2001, insieme alla “Link Campus University of Malta” di Roma e all’”Istituto Alexis de Tocqueville”, di un ciclo di incontri destinato agli studenti delle scuole medie superiori di Roma e provincia, in particolare: “La lira svanisce, sostituita dall’Euro” con Roberto Napolitano, Mario Pendinelli, Vincenzo Scotti; “Verso una cultura della mediterraneità?” con Ludovico Gatto, Armando Gnisci, Predrag Matvejević, Filippo Bettini; “Quando la cronaca diventa nera” con Giovanni Alemà, Gianmaria Fara, Mario Pendinelli; “Arte, insegnamento, pluralità dei linguaggi nei nuovi processi di comunicazione dell’era della globalità” con Francesca Corrao, Tullio De Mauro, Valentì Gomez i Oliver, Ferruccio Marotti, Jacqueline Risset.
- L’organizzazione, nella primavera del 2002, insieme alla “Link Campus University of Malta” di Roma e all’”Istituto Alexis de Tocqueville”, di un ciclo di incontri dal titolo “Globalità e minoranze nell’attuale fase del processo storico-culturale” destinato agli studenti delle scuole medie superiori di Roma e provincia, in particolare: “Migrazioni e minoranze come comunità aborigene nel mondo” del prof. Armando Gnisci; “Il federalismo: tradizione storica e costituzione politica della nuova Europa Unita” del prof. Ludovico Gatto; “La situazione della musica nell’era della globalizzazione” del M° Fausto Razzi.
- Il doppio incontro con gli studenti del Cardano di Monterotondo presso la sala del consiglio comunale del medesimo municipio degli scrittori Israel Bar Kohav (Israele) il 2 ottobre 2002 e Salman Natour (Palestina) l’8 ottobre 2002.

L’Allegorein è la prima associazione in Italia che abbia promosso un coinvolgimento organico e capillare della maggiore letteratura italiana sulle questioni della democrazia etnica e internazionale e sulla necessità di un confronto allargato e sistematico con la letteratura dei paesi dell’Est e del Terzo Mondo. Ricordiamo anche qui a titolo puramente selettivo:
- la manifestazione di 15 giorni, “Quarant'anni di pace?”, promossa dalla Provincia di Roma, dal Teatro Stabile di Roma e dalla Terza Rete R.A.I. sotto la Galleria Colonna di Roma attraverso l’installazione di un villaggio-video, in cui venivano trasmesse continuativamente le riprese dei maggiori poeti italiani intenti a leggere i propri testi poetici sulla questione della pace (poi confluiti in un volume curato da Filippo Bettini per i tipi di Manni editore: tuttora disponibile - come del resto il video - a qualsiasi richiesta di visione o di impiego): il tutto nell’Aprile del ‘95;
- il meeting internazionale “Italia Europa e Terzo Mondo” tra scrittori e poeti di varie nazioni (Italia, Francia, Camerun, Iran, Israele, Tunisia, Brasile, Perù, Argentina), invitati (su finanziamento della Provincia di Roma) ad una settimana di interventi nelle scuole di Roma e Provincia e ad un incontro conclusivo nel Teatro delle Arti di Roma (Aprile ‘92) sotto il titolo di “Poesia oltre i confini” (eponimo anche di uno spettacolo di poesia e musica concepito per l’occasione su testi della letteratura pacifista europea dall’Illuminismo ai nostri giorni e contemporaneamente di un volume curato da F.Bettini e R.Piperno sul medesimo tema per i tipi di Pedanesi);
- la manifestazione internazionale delle grandi voci poetiche dell’Europa dell’Est e dell’Europa dell’Ovest, sotto il titolo “L'Europa e l'“altra Europa””, organizzata il 6 Giugno ‘97 nella piazza del Campidoglio, in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e ai Grandi Eventi (alla presenza di un folto pubblico culturale, diplomatico, politico, istituzionale, con l’adesione ufficiale di interi Comuni della provincia di Roma e di numerose scuole, partecipanti con testi poetici dei propri alunni) e fedelmente documentata da un libro di inediti degli stessi poeti (da Kadaré a Sarajlic, da Matvejevic a Sastre, da Pagliarani alla Ugresic, dalla Risset a Evtusenko, da Kovac a Perriera, da Vivaldi a Gracev, da Hajdari alla Frabotta, da Lunetta a Liehm), raccolto da Filippo Bettini e distribuito gratuitamente a tutto il pubblico presente all’iniziativa;
- il meeting poetico internazionale “Per un'Europa unita ed intera della cultura e dell'arte”, organizzato in difesa della pace, della solidarietà e di tutte le minoranze etniche dell’Europa e del mondo il 2 giugno 1999 nella piazza del Campidoglio, in collaborazione con il comune di Roma, la Regione Lazio ed il Comune di Fiano Romano. Per l’occasione è stato pubblicato (a cura di F. Bettini) dall’editore Fermenti di Roma il libro “Quel dio che non avemmo - 20 poeti dall'Europa e dal mondo”, contenente gli inediti dei poeti partecipanti (da Natan Zach ad Adonis, da L. Ballerini a E. Pagliarani, da Leroi Jones ad Alfonso Sastre, da I. Kadaré ad A. Podrimja, da M. Quattrucci a J.M. Coetzee);
- la pubblicazione e cura del libro di F. Bettini “Migrazioni” – con la collaborazione di Cristiana Muto, per conto dell’Agenzia Romana per la Preparazione del Giubileo in occasione dell’omonimo convegno internazionale itinerante (Roma, Firenze, Napoli, ecc.). Il libro contiene poesie sul tema del viaggio di autori di tutti i tempi in lingua originale, versione italiana ed inglese;
- la realizzazione di una rassegna teatrale e letteraria composta di 7 incontri con scrittori ed artisti dell’area mediterranea “Europa Unita, Europa delle Minoranze ed Europa Mediterranea nella poesia e nell’arte del Nuovo Millennio”, a cura di Filippo Bettini, presso il Teatro di Documenti di Roma, con cadenza mensile dal Dicembre 2000 al Giugno 2001. L’iniziativa, realizzata con il contributo del Comune di Roma, in collaborazione con il Teatro di Roma, l’Università “La Sapienza”, la Link Campus University of Malta di Roma, l’IMED e l’Istituto Orientale di Napoli, si è avvalsa della presenza degli esponenti più avanzati della ricerca letteraria dei paesi dell’Europa comunitaria e di quella extracomunitaria insieme ai paesi africani ed asiatici che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, ivi comprese le minoranze linguistiche e letterarie in abbinamento con grandi artisti del mondo della musica, della danza e del teatro. Gli incontri sono stati nell’ordine dedicati: alla Bosnia, con Predrag Matvejević, Senadin Musabegović e lo spettacolo teatrale Il Mediterraneo per la regia di Pippo Di Marca; ai Paesi Baschi, incontro con lo scrittore Alfonso Sastre e con il musicista Fausto Razzi; Albania, incontro con il poeta Gëzim Hajdari e con la violinista Anyla Kraja; Francia, incontro con la scrittrice Jacqueline Risset e con il regista Enrico Frattaroli; Israele e Palestina, incontro con gli scrittori Natan Zach e Wasim Dagmash e con la musicista Miriam Meghnagi; Catalogna, incontro con lo scrittore Valentí Gómez i Oliver e con il musicista Albert Garcia Demestres; Malta, incontro con il poeta Adrian Grima e con l’attrice Paola Pitagora;
- l’ideazione e la realizzazione del primo “Convegno-Festival delle lingue minoritarie e regionali”, sotto la direzione scientifica di Tullio De Mauro e a cura di Filippo Bettini, l’1 e 2 dicembre 2001 a Tivoli presso Villa d’Este. L’iniziativa, patrocinata dalla United Nations Educational Scientific and Cultural Organisation (Unesco) e dall’Unione europea (Ue), e sostenuta dal Comune di Tivoli, dal Ministero degli Affari Esteri, dalla Direzione dei beni librari, delle istituzioni culturali e dell’editoria, dall’Associazione culturale “Allegorein”, dal Premio Tivoli Europa Giovani, dal Premio letterario intercontinentale Mediterraneo e dalla Link Campus University of Malta, ha proposto tre sessioni sulle minoranze di Francia (area occitanica), Spagna (aree catalana e basca) e Italia (area grecanica di Calabria e area “arbëresh” di Sicilia) e nella seconda giornata, un libero confronto tra le lingue minoritarie d’Italia (aree friulane e sarde) e i vincitori del “Premio Tivoli Europa Giovani” : il galego Miro Villar, la russa Tat’jana Milova, lo scozzese di lingua gaelica Kevin McNeil e la georgiana Ija Sulaberidze. La lettura dei testi degli autori, interpretati in lingua italiana da Giovannella De Luca, è stata accompagnata dalle testimonianze musicali di Anyla Kraja e Miriam Meghnagi;
- l’istituzione del “Centro di Letteratura e Cultura Mediterranea”, affidato alla direzione di Filippo Bettini, presso la “Link Campus University of Malta” di Roma e la contestuale fondazione di una “Biblioteca Internazionale sul Mediterraneo” (il cui primo nucleo ha sede nella medesima Università) e che ha inaugurato – sotto la direzione ed il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed in collaborazione con la medesima Link Campus University of Malta – la sua attività con lo svolgimento di una “Mostra di libri itinerante su nave lungo le coste di tutto il Mediterraneo” a partire dall’estate del 2004, facendo scalo a Larnaka di Cipro, ad Alessandria d’Egitto e ad Atene, nell’ immediata vigilia delle Olimpiadi.
La gestione di un “antipremio” (Premio Feronia-Città di Fiano), attento alla letteratura di ricerca e risolutamente ostile alle logiche del mercato e del potere clientelare.
Si tratta di un premio sorto nel ’91, giunto nel 2011 alla sua XX° edizione, che, sostenuto dal Comune di Fiano, dalla Regione Lazio e da vari sponsors, abbraccia 5 sezioni: “Poesia”, “Narrativa”, “Critica militante”, “Riconoscimento speciale ad un autore straniero”, “L’autore ritrovato” (in precedenza “Premio Fondazione Piazzolla”).
Dal 2012, con la scomparsa del suo fondatore Filippo Bettini, il premio gli è stato intitolato ed è stato assunto interamente dal Comune di Fiano, sotto la direzione di Mario Quattrucci.
Le caratteristiche di fondo del premio sono:
funzione alternativa e rigore preventivo del funzionamento tecnico e procedurale: apertura al pubblico di ogni seduta, facoltà della ‘non assegnazione’, estensione delle scelte a testi dell’anno trascorso (al fine di riparare ai frequentissimi casi di omissioni improprie o di ingiustizie patenti), impossibilità di partecipazione soggettiva da parte di autori e case editrici (essendo i testi esclusivamente proposti dai giurati), promozione critico-saggistica delle opere vincitrici da parte della giuria (ben oltre lo spento rituale delle nude motivazioni), inedito e capillare rapporto con la realtà del territorio (preparata all’avvenimento attraverso un contatto diretto con le opere e gli scrittori candidati all’edizione in corso del premio).
La giuria, fino al 2011 era formata da docenti universitari (Marcello Carlino, Tullio De Mauro,  Franco Ferrarotti, Ludovico Gatto, Aldo Mastropasqua, Francesco Muzzioli, Giorgio Patrizi), scrittori (Jacqueline Risset, Mario Lunetta, Lamberto Pignotti, Franco Falasca, Predrag Matvejević), architetti (Renato Nicolini), artisti del suono e dell’immagine (Aldo Clementi, Gianfranco Baruchello, Carlo Lizzani, Fausto Razzi, Paola Pitagora), giornalisti (Chiara Valentini), esponenti della sfera politico-istituzionale (Gianni Borgna, Giuliano Ferilli, Mario Quattrucci, Stefano Paladini, Vincenzo Vita).
Tra i premiati figurano (in mezzo a tanti altri di rinomata immagine): Ballerini, Sanguineti, Niccolai, Vivaldi, Villa, Ruffato, Pagliarani, Campanile, Socrate, Pierno, Riviello, Roversi, Binga per la “Poesia”; Malerba, Tadini, Perriera, Celati, Consolo, Piemontese, Toti, Di Marco, Rosso, Rezza, Fo, Ermini, Tabucchi per la “Narrativa”; Arbasino, Rossanda, Maltese, Zevi, Barilli, Nisticò, Bruno, Crispolti, Barbieri, Crespi, Sinibaldi, Bucchi, Dorfles, Canfora per la “Critica militante”; Grass, Zach, Adonis, Leroi Jones, Coetzee, Sastre, Matvejevic, Kadaré, Xingjan, Retamar, Darwish, Vera, Ugrešić, Yousef, Narain, Bennis, Kristof, Abad, Parsipur, Patrikios per “l'Autore straniero”.

La creazione del Premio Tivoli Europa Giovani.
Questo premio, che ha visto cinque edizioni a partire dal 1998, è rivolto ai giovani autori poetici di tutti i paesi europei e svolto in collaborazione con l’A.C.E.A., la Regione Lazio, il Comune di Tivoli (per la sua prima edizione la Provincia di Roma). E’ stato celebrato nel teatro di Villa Adriana. Nelle sue cinque edizioni ha visto la premiazione di Miro Villar (Galizia), Tat'jana Milóva (Russia), Kevin MacNeil (Scozia), Ija Sulaberidze (Georgia), Manuel Forcano (Catalogna).
- Il Premio si è servito di una fitta rete di consulenti a coprire l’intera area del territorio europeo (tra gli altri, P. Matvejevic, J. Risset, N. Thompson, G. Tavani, F. Ghicopulos, A. Cassola), ivi comprese le minoranze linguistiche, e di una giuria di tutto prestigio, presieduta da T. De Mauro e costituita da F. Bettini, V. Cerami, L. Gatto, A. Gnisci, M. Lunetta, G. Manacorda, C. Muto, R. Piperno ed A. Scarponi;
- per statuto, la metà della somma che costituisce il Premio è devoluta per la ricostruzione di opere civili e culturali nei paesi colpiti dalla guerra o da crisi;
- emanazione programmatica del Premio è un’antologia che raccoglie una scelta delle poesie del vincitore tradotte in 9 lingue affiancate da quelle dei finalisti con testo a fronte: Il cammino di Santiago per il 1998 (ed. Meltemi - vincitore il galego Miro Villar), Forse, questo è il confine per il 1999 (ed. Meltemi - vincitrice la russa Tat’jana Milova) e Dalle Ebridi a Malta per il 2000 (ed. Sensibili alle foglie - vincitore lo scozzese Kevin McNeil).

L'ideazione del Premio Letterario Intercontinentale del Mediterraneo
Progettato sulla scia di una politica culturale perseguita in campo europeo ed internazionale, il Premio si inquadra nel disegno strategico della costruzione progressiva di un’”Europa Mediterranea” (contemporaneamente europea, asiatica e africana), e, in particolare, ha avuto l’ambizione di fondare in Malta un centro permanente di promozione e sviluppo della cultura e dell’arte di tutti i paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo. Il progetto nasce e si presenta sotto il patrocinio dell’Unione Europea, dell’U.N.E.S.C.O., della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri degli Affari Esteri e dei Beni Culturali, e nell’ambito di una stretta collaborazione con l’Istituto per il Mediterraneo (IMED), l’Istituto Orientale di Napoli, la Fondazione “Orestiadi” di Gibellina, la “Link Campus University of Malta” di Roma e il “Saint James Cavalier Arts Centre” di Malta.
Il Premio è stato presentato l’11 novembre 2000 a Malta, nell’ambito del “Festival di Letteratura Mediterranea” organizzato dal “Saint James Cavalier Arts Centre” (9-10 e 11 novembre), alla presenza di numerosi poeti e scrittori dell’area mediterranea..
Sotto l’egida del Premio si è svolto a Marsala dal 4 al 7 ottobre 2002, nell’ambito della manifestazione “Luci dal Mediterraneo”, l’incontro “Scritture e voci sotto il segno di Sem – nel nome congiunto del popolo palestinese e del popolo israeliano poeti e musicisti uniscono e incrociano le loro voci per un futuro non più dilazionabile di fraternità e di pace” con la partecipazione dello scrittore palestinese Salman Natour, presentato da Latif Al Saadi, del poeta israeliano Israel Bar Kohav, presentato da Roberto Piperno, dagli artisti Miriam Meghnagi e Feisal Taher.
 
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